Nasce l’Intergruppo Parlamentare per le Neuroscienze e l’Alzheimer: l’impegno congiunto per la ricerca e la cura

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Nasce l’Intergruppo Parlamentare per le Neuroscienze e l’Alzheimer: l’impegno congiunto per la ricerca e la cura

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L’Intergruppo Parlamentare per le Neuroscienze e l’Alzheimer è stato ufficialmente lanciato il 18 maggio, con l’obiettivo di sostenere la ricerca scientifica, sviluppare nuovi modelli di diagnosi, migliorare la gestione dei pazienti e garantire un precoce accesso alle cure.
Questa iniziativa rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro le malattie neurodegenerative, in particolare l’Alzheimer.

Un problema di salute pubblica

Le malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer, rappresentano una sfida significativa per la società e un problema di salute pubblica, soprattutto per i Paesi con alto tasso di longevità della popolazione. L’Italia è il paese che detiene il record di incidenza della malattia con circa 1.200.000 casi di demenza e con un’alta probabilità di crescita prevista nel prossimo futuro.
L’Alzheimer, che colpisce 700.000 persone nel nostro paese, è diventato una delle principali cause di morte tra gli over 65 in Europa occidentale e di disabilità nella popolazione over 60 a livello mondiale. Questa realtà ha richiamato l’attenzione delle istituzioni e ha portato alla creazione dell’Intergruppo Parlamentare per le Neuroscienze e l’Alzheimer.

Gli obiettivi dell’Intergruppo

L’Intergruppo ha stabilito obiettivi chiari per affrontare la sfida delle malattie neurodegenerative. In primo luogo, mira a promuovere il supporto alla ricerca scientifica, riconoscendo il ruolo cruciale che essa gioca nello sviluppo di nuove terapie e approcci diagnostici. Inoltre, l’Intergruppo si impegna a migliorare la gestione dei pazienti, cercando di garantire un accesso precoce alle cure e di sviluppare nuovi modelli di diagnosi che possano individuare tempestivamente l’insorgenza di queste malattie. Un altro obiettivo importante è favorire una costante interlocuzione tra le istituzioni nazionali e regionali e coinvolgere attivamente clinici e pazienti nel processo decisionale.

L’appello ai paesi del G7

La grande attenzione politica globale sulle malattie neurodegenerative ha spinto l’Intergruppo a chiedere un impegno urgente da parte dei paesi membri del G7 nella ricerca e nella cura di queste patologie. Questa richiesta è stata sollevata durante il recente summit di Nagasaki, in Giappone, e ha rafforzato la necessità di potenziare gli investimenti nelle neuroscienze, le quali rappresentano uno degli ambiti di ricerca e cura più importanti per il nostro futuro. L’Intergruppo riconosce che garantire ai cittadini i più alti standard di diagnosi, accesso e cura è uno dei doveri dello Stato e richiede una collaborazione attiva tra il settore pubblico e privato.

Una nuova speranza per i ricercatori ed i malati

La costituzione dell’Intergruppo è stata accolta positivamente dagli esperti nel campo delle neuroscienze e delle malattie neurodegenerative. Il prof. Alessandro Padovani, presidente eletto della Società Italiana di Neurologia, ha sottolineato che “questa iniziativa riapre la speranza per i ricercatori e i professionisti che lavorano su queste malattie, ma soprattutto per i familiari e i malati”. L’Intergruppo Parlamentare per le Neuroscienze e l’Alzheimer rappresenta quindi un importante passo avanti nella lotta contro le malattie neurodegenerative. La collaborazione tra istituzioni, clinici e pazienti sarà fondamentale per raggiungere gli obiettivi dell’Intergruppo e migliorare la vita di coloro che sono affetti da malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.